A mio fratello...

Siamo cresciuti, legati come pochi fratelli,
mai gelosi l'uno dell'altra,
protettivi sì.
Come fratello maggiore ovviamente ti divertivi a farmi scherzi,
alcune volte un po' sadici ma perchè appartiene alla natura dei bambini.
Anche se urlavo in realtà mi divertivo.
In un'epoca dove ancora la fantasia contava,
ci creavamo noi il nostro spazio ludico,
con qualunque oggetto c'era in casa.
Papà ci aveva spiegato che gli indiani erano le vittime,
percui noi li facevamo vincere le battaglie.
Ci costruivamo le città con i giornalini, che fungevano da marciapiedi
e i lego come case, ti rubavo le macchinine,
facevamo le porte con i cuscini e giocavamo a pallone.
Quando ancora ero nella culla e tu tornavi da scuola,
correvi da me
e mi porgevi il tuo piccolo indice
affinchè io lo avvolgessi con la mia minuscola manina.
La notte nel silenzio mi svegliavo e mi infilavo sotto le tue coperte,
perchè nella solitudine ci siamo fatti compagnia,
diventando complici.
Se ti rimproveravano io piangevo al posto tuo,
scatenando grandi risate e tutto si alleggeriva.
Quando mi venivi a prendere da scuola a stento ti stavo dietro,
sono caduta più di una volta e finivamo per ridere.
Mi fermo qui altrimenti non smetterei più di raccontare...
Auguri Ferdy!!!