La notturna
Sono qui, pensavo di avere sonno e invece...
stasera ho visto il film: Una pura formalità. (Tornatore)
L'avevo già visto anni fa ma non finisce mai
di sorprendermi.
Mi ha fatto ancora una volta riflettere.
Avete mai pensato che le vittime di un suicidio,
di uno stupro, di atti di pedofilia o dell'essere nati orfani
sono vittime sociali?
Non è la vita in se stessa che rende,
involontariamente, costoro colpevoli,
anche se senza peccato,
ma il pregiudizio umano.
Non neghiamolo è lo stesso essere umano,
non coinvolto in tali realtà,
che turbandosi sente sporca,
anomala quella che è tristemente
una delle tante piaghe della vita.
Il diverso per esperienza o colore spaventa.
Si prova, o bieca compassione o ribrezzo
se non addirittura paura.
Impariamo ad avere meno timore!
3 Comments:
Bel film. Un'oprea dantesca.
Una presa di coscienza che comprende anche i ricordi più spiacevoli di un uomo. Un rito di purificazione necessario per il passaggio tra una vita e l'altra di un uomo-artista.
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Solo sani confronti e profonde rifressioni possono portarci ad abbandonare ogni insostenibile pregiudizio.
Il questo modo il dialogo (alla pari) sarà possibile proprio perché nessuno crederà che la propria verità sia assoluta e renda menzogna quella dell’altro.
Belle considerazioni Leo!:-)
invece a me è il lavoro a tenermi sveglio... cavolo devo andare in ferie due settimane a Novembre, e mi tocca fare il lavoro di quelle due settimane in anticipo... sonno... nanna...
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