Oh infinito e così breve Dio Amore,
perchè lasci la mia mano,
non guardi più i miei occhi,
non accarezzi le mie labbra,
sorridi forse a un'altra?
In quello che è il tradimento più amaro,
mi sento ghiacciare come terra senza sole,
aspettando lo scontro di una cometa
che mi riporti sotto i suoi raggi.
Svendo il mio corpo per non credere che tutto sia finito.
Guardo l'infinita linea dell'orizzonte delineandone i suoi punti,
come essa stessa li porge alla finitezza dell'uomo.
Aspettando la sua rinascita,
che ritorna dopo una lunga notte invernale.
Cinzia Coratelli 1996
4 Comments:
Svendi il tuo corpo,se vuoi, ma non la tua anima. Non sarebbe amore. Non sarebbe tuo.
eventounico
Lo so eventounico ma questa poesia risale a un po' di tempo fa, a quell'età dove si vive in gran confusione!;-)
Oggi questo non accade.
Ci sono delle immagini molto belle Cinzietta. :-)
Grazie Raffy!:-)
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