Non è un infarto!
Noiosamente mi ritrovo in compagnia della mia stretta al petto,
la bocca arsa, lo stomaco strizzato e inadeguatezza nei luoghi in cui mi trovo.
Un formicolio fastidioso attraversa i miei arti.
Le lacrime non sembrano più solo strozzate, ma nascoste dietro i bulbi oculari,
più intense di prima ma senza forza per venir fuori.
Non so neanche più come definirlo questo stato
ma non è un infarto!
E' la voglia di un desiderio che rimarrà inespresso,
di parole che diventano mute,
di sguardi ciechi,
di menti strappate, per tornare al loro destino.
Nessuno dovrà mai sapere,
neanche noi, se quello di bello che abbiamo vissuto era vero
o solo uno sguardo distratto da un attimo, ma senza un vero significato.
Non dire, tacere anche tra di noi che eravamo gli unici a sapere.
Adesso la mia mente si ritrova sola, con pensieri fissi e disordinati che ruotano.
Dov'è finita l'altra parte di me?
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