Attimi del quotidiano...
Probabilmente mi ripeto ma...
Diciamo che la vita non è come la sognavamo a vent'anni ,
mi ricordo che pensavo tutt'altro dei miei trenta.
Poi ci si sveglia,
alcune cose non cambiano o ritornano come uno schiaffo gelido.
Vivo una solitudine un po' ricercata un po' imposta da me.
Tento di far la cinica, per non pensare che quello che sto vivendo
non mi si confà fino in fondo,
per non dire che non mi riflette per niente.
Sorrido o tento di tenere sempre alto l'umore
anche quando dentro vorrei accartocciare
la rabbia o la frustrazione come si fa alla bottiglia di plastica,
sì comprimerla e più rumore fa più l'hai ridotta.
Quando mi chiedono come sto,
mi accorgo che nella testa mi vengono due risposte esattamente opposte.
Forse farei prima a dire: ahimè sono nata incasinata mentalmente.
"Non è colpa mia mi ci hanno disegnata così"?
Divento donna, più ciò avviene più divento rigida nelle mie posizioni
e meno perdono me stessa.
Per questo in questi casi ho imparato che la soluzione migliore per me
è chiudermi nella solitudine.
Perchè senza troppo girarci attorno
la verità è che quando sto così regredisco pericolosamente per me stessa.
Di cazzate ne ho fatte tante, mi hanno anche aiutata a crescere
ma giunge un momento che le formule per sfogarsi devono cambiare.
I sedici anni sono passati... sotto tutti gli aspetti.
4 Comments:
io posso solo dirti che vorrei abbracciarti forte...................................................................
Carmen, sorellina grazie questi sono i momenti nei quali ci si prepara a dare delle svolte!;)
mi piacciono questi colori che usi nelle ultime foto
Anche a me Giacomo...ma tu che stai combinando???:)
Posta un commento
<< Home